Gli italiani si indebitano per fronteggiare spese mediche, ma perché non valutano un’assicurazione sanitaria?
Un sistema al collasso: indebitarsi per affrontare la malattia
Quello che leggiamo nell’articolo da cui è tratta la citazione è molto preoccupante. Il Sistema Sanitario Nazionale è allo stremo, le risorse destinate a questo settore vengono diminuite sempre più, le liste di attesa continuano ad allungarsi.
Nel frattempo, gli italiani ricorrono a prestiti con tanto di interessi per curarsi e comprare farmaci. Il tutto in cliniche private e a costi esorbitanti pur di “saltare la fila” e accedere alle prestazioni sanitarie il prima possibile.
Il ricorso alle strutture private è un trend ricorrente degli ultimi anni, ma l’indebitamento indica una disfunzione del Sistema stesso.
E la prevenzione?
Riscontrare immediatamente una patologia può salvare la vita e questo molte persone lo hanno compreso. Per quanto negli ultimi anni si spinga molto l’acceleratore sulla prevenzione, il sistema non permette di effettuare degli esami di routine, che per molti potrebbero essere dei veri e propri “salvavita”.
Come si può fare prevenzione se l’accesso alle cure è inibito da liste d’attesa infinite?
L’alternativa che in pochi valutano: l’assicurazione sanitaria
Abbiamo detto che gli italiani si indebitano per curarsi o accedere a visite mediche specialistiche. Quanto potrebbe, però, migliorare la situazione se si conoscessero le polizze sanitarie? Indebitarsi sarebbe ancora necessario?
Lo stato attuale delle cose fa sì che si possa sottoscrivere una buona polizza sanitaria che guardi tanto alla prevenzione quanto alla cura, compresi gli interventi chirurgici. Si tratta di un investimento, ma con indubbi benefici che riassumiamo nell’infografica sottostante.
Conclusioni
“Un prestito di 10 mila euro da rimborsare in quarantotto mesi, per pagare un intervento chirurgico in una struttura privata o la parcella del dentista, può costare, per esempio 11.523 euro, rimborsabili con rate mensili di 239 euro, oppure 11.628 con rate da 242 euro, a seconda delle diverse fonti di finanziamento. Se il tempo di rimborso si accorcia a 24 mesi, anche la cifra totale da restituire può scendere a poco più di 10.700 euro, ma la rata da versare ogni mese si alza fino a 450 euro circa.”
Queste sono le stime esposte nell’articolo di Cristina D’Amico sul Corriere della Sera. Questi dati ci spingono a una riflessione: un prestito potrebbe non coprire tutte le spese mediche necessarie, così come alcuni farmaci non forniti dal Sistema Sanitario Nazionale. Una polizza sanitaria dedica, invece, a ciascuna garanzia una cifra importante, il massimale, che ti permette di affrontare piccoli e grandi imprevisti.
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